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Market Strategy - BNL Private Banking
Market Strategy mensile

Strategia d'investimento Febbraio 2021

 

Focus

Riepilogo:

  1. Aumenta la volatilità sul mercato azionario: mentre gli indicatori di stress dei mercati finanziari restano bassi, la volatilità sui mercati azionari si è impennata a fine gennaio sulla scia delle «short squeezes» degli hedge fund.
  2. Timori legati alle «bolle» sui mercati: sono comparse «mini bolle» in molte aree dei mercati, alimentate da un aumento dei volumi delle operazioni degli investitori retail. Questo potrebbe essere il preludio di una correzione nel breve termine del mercato azionario statunitense. Utilizzeremmo qualsiasi correzione come opportunità di acquisto di azioni.
  3. Le nostre preferenze sui principali mercati emergenti, il Giappone e le small cap registrano buone performance: mentre i mercati azionari hanno in generale segnato un rallentamento nel mese scorso, le nostre preferenze sul Giappone, sui Mercati Emergenti e per le small cap hanno sovraperformato nel corso del mese.
  4. I rendimenti delle obbligazioni USA sono influenzati da un’inflazione attesa più elevata: per la prima volta dalla metà del 2019, le aspettative di inflazione a 5 anni hanno superato il 2%. Evitiamo i titoli di stato statunitensi e tedeschi, preferiamo i TIPS.
  5. Le materie prime continuano a brillare: i metalli di base e i beni agricoli portano al rialzo i valori degli indici sulle materie prime, in seguito al calo delle scorte globali. La ripresa economica globale sta spingendo la crescita della domanda, spingendo i prezzi al rialzo. Aiutano in tal senso i titoli minerari.
  6. Pausa nel trend di indebolimento del dollaro USA: il posizionamento del dollaro USA è ora estremo, suggerendo il rischio di una ripresa del dollaro nel breve termine. Prevediamo ancora un indebolimento dello USD a fine del 2021.
  7. I risparmi in attesa di investimenti: negli Stati Uniti, le famiglie hanno accumulato 1,5 trilioni di USD in risparmi aggiuntivi nel 2020. Alcuni saranno spesi, ma molti potrebbero essere investiti, aumentando potenzialmente i mercati azionari e del credito.

 

Il quadro di insieme

Biden non perde tempo

Focus sui cambiamenti della politica statunitense: dopo l'insediamento del presidente Biden, l'obiettivo della ripresa economica è chiaramente sulle spalle della sua amministrazione, guidata dal Segretario del Tesoro Janet Yellen.

Le principali priorità saranno il controllo della diffusione dei contagi da coronavirus ed il sostegno al mercato del lavoro per stimolare la ripresa dell'occupazione. Al netto del calo del tasso di partecipazione al lavoro, il tasso di disoccupazione statunitense è salito a circa il 10%, rispetto al livello pre-pandemia di inizio 2020 di 3,6%.

Ulteriori misure di rilancio orientate agli investimenti: con la reintroduzione degli Stati Uniti nell'accordo climatico di Parigi, le infrastrutture per le energie rinnovabili dovrebbero ricevere un forte impulso in termini di investimenti, concentrandosi non solo sull'energia solare ed eolica, ma anche sulla biomassa e potenzialmente sull'energia nucleare.

Accelerazione del programma di vaccinazione: con tre vaccini Covid-19 già in uso e altri in arrivo, la diffusione degli stessi sta accelerando in tutto il mondo, con Cina, Stati Uniti e Regno Unito in testa. Nel Regno Unito, 9 milioni di persone hanno già ricevuto la prima dose (al 31 gennaio).

L'inflazione attuale sta diminuendo, ma si prevede un aumento: mentre i tassi attuali di inflazione sono scesi nelle economie sviluppate, sono saliti quelli attesi, riflettendo i timori del mercato che la ripresa economica spinga l'inflazione al rialzo nel medio termine.

Impennata dei principali indicatori economici: l'indice americano settimanale ECRI evidenzia una continua accelerazione della crescita economica, nonostante l'evidente effetto negativo del coronavirus. Da notare anche la forza dell'economia cinese, con un tasso di crescita del 6,5%, dato migliore del previsto registrato per il 4° trimestre 2020. Questo forte slancio resta un importante supporto per gli attivi rischiosi, tra cui azioni, credito e materie prime.

Per il momento la volatilità diminuisce, ma i rischi restano: come sempre, i mercati finanziari sono sensibili all’incertezza. Le preoccupazioni principali restano l'emergere di nuove varianti Covid-19, che gli attuali vaccini potrebbero non proteggere, ed il rischio di lockdown più severi in Europa, che potrebbero mettere un freno alla ripresa economica.

CONCLUSIONE

Per il momento, i mercati si stanno concentrando sull'accelerazione dei programmi di vaccinazione Covid negli Stati Uniti e nel Regno Unito e sul calo del tasso dei contagi negli stessi paesi dopo il periodo festivo. I dati economici restano solidi e segnalano una ripresa economica globale in corso. Tuttavia, i rischi di una battuta d'arresto a livello economico in Europa persistono, data la possibilità di misure di lockdown più severe.

Radar del rischio

«Mini bolle» in tutti i mercati finanziari

Preoccupazioni legate alle «bolle speculative»: anche se nel complesso siamo ottimisti, diversi indicatori dei mercati finanziari cominciano a preoccuparci, in particolare l'emergere di «mini bolle» in diversi segmenti dei mercati finanziari quali:

  • Bitcoin ed Ethereum
  • Scorte di idrogeno
  • Titoli tecnologici in perdita
  • Special Purpose Acquisition Companies (SPAC)
  • Recenti IPO statunitensi

I titoli FANG hanno guadagnato oltre il 100% nel 2020, contribuendo in gran parte al rendimento dell'intero indice S&P 500. A nostro avviso, è improbabile che questo contributo si ripeta nel 2021. Piuttosto, vediamo positivamente il recupero dei titoli ciclici nel momento di ripresa veloce dell'economia.

Dal 2015, la sovraperformance del mercato azionario statunitense deriva quasi esclusivamente dalla top 10 in termini di dimensioni, dominata dalle azioni a mega capitalizzazione di internet e del settore tecnologico.

Il sentiment rasenta l'euforia: gli indici di sentiment, come l'indice CNN Money Fear & Greed, mostrano attualmente la componente «Greed».

Negli Stati Uniti, i volumi delle opzioni su titoli sono stati di recente ingenti, il che sottolinea l'esuberante sentiment rialzista degli investitori retail.

Questa esuberanza potrebbe essere il preludio di una correzione del mercato azionario, qualora la dinamica al rialzo osservata negli ultimi mesi fosse interrotta da eventi imprevisti. Un drammatico peggioramento del tasso globale dei contagi da coronavirus potrebbe essere uno di questi catalizzatori.

Qualsiasi correzione del mercato offre un’opportunità di acquisto: detto questo, ricordiamo che i fondamentali macro e sugli utili restano solidi per il contesto economico e per il mercato azionario, sulla scia del forte slancio economico e del continuo sostegno da parte dei governi e delle banche centrali. Utilizzeremo quindi qualsiasi correzione sul mercato azionario nel breve termine come un'opportunità per incrementare le posizioni, in particolare nelle nostre aree favorite, come le società a piccola/media capitalizzazione ed i settori ciclici.

Conclusione

Ci sono prove evidenti di una serie di «mini bolle» in vari mercati. Tuttavia, questo rischio dovrebbe essere bilanciato dal contesto positivo di stimoli per la ripresa economica, alimentando una forte ripresa degli utili societari. Sosteniamo l'aumento dell'esposizione azionaria in caso di correzione del mercato nel breve termine.

 

 

Pubblicato il 15 febbraio 2021

 

I contenuti del documento non costituiscono, consulenza, raccomandazione o sollecitazione all’investimento e prescindono da specifiche esigenze finanziarie del singolo investitore e da eventuali interessi, diretti o indiretti del Gruppo BNL che potrebbero sussistere in relazione agli strumenti finanziari e alle società descritte.

 
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