Imprese e titolari di partita IVA possono usufruire della detrazione Iva carburante, quali benzina, gasolio e così via. Il requisito fondamentale per ottenere i benefici fiscali è che il pagamento del carburante avvenga con mezzi tracciabili.
È quanto stabilito dalle legge n. 205 del 27 dicembre 2017, che di fatto decreta l’abolizione della scheda carburante e introduce l’obbligatorietà della fattura elettronica per la certificazione delle spese per il carburante.
Sulla base di quanto stabilito dalla nuova normativa, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento per chiarire l’applicazione delle regole e in particolare i metodi di pagamento accettati per continuare ad usufruire delle agevolazioni fiscali sull’IVA carburante. Vediamoli insieme.
I titolari di partita IVA, professionisti e imprese che vogliono beneficiare della detrazione IVA sulle spese carburante, ma anche sull’acquisto di lubrificanti, devono obbligatoriamente utilizzare i seguenti metodi di pagamento:
Gli acquisti effettuati in contante, quindi, non danno diritto alla detrazione IVA e alla deducibilità dei costi.
Sono esclusi da tali obblighi i consumatori privati e le spese per altri tipi di carburanti, come il GPL e i carburanti per la nautica, motori fissi, gruppi elettrogeni e apparecchiature varie.
L’impresa o il libero professionista può usufruire della detraibilità sull’IVA carburante in base a queste percentuali: