GIUDITTA CON LA TESTA DI OLOFERNE - LORENZO LOTTO

"Tiziano ed il rinascimento a Venezia"
  Städel Museum, Francoforte - 13 febbraio - 26 maggio 2018

Dopo il recente prestito ai Musei Civici di Macerata – l’opera di Lorenzo Lotto Giuditta con la testa di Oloferne, uno dei pezzi più importanti della Collezione d’arte di BNL, partirà alla volta di Francoforte per raggiungere lo Städel Museum di Francoforte dove, dal 13 febbraio al 26 maggio prossimo, parteciperà ad un’altra prestigiosa esposizione intitolata: Tiziano ed il rinascimento a Venezia.

Il nuovo prestito si inserisce nell’ambito degli eventi organizzati a livello internazionale per l’anno Lottesco - con mostre dedicate all’artista in numerose capitali europee come Madrid e Londra.

L’esposizione, ideata partendo dalla piccola ma preziosa collezione di dipinti del Rinascimento veneziano dello Städel Museum, dà seguito al progetto che, già nel 2016, Il museo aveva dedicato alla pittura del manierismo nell’era dei Medici a Firenze.
Con l’intenzione di gettare nuova luce sullo studio di questo nucleo originario, la mostra riunisce prestiti internazionali di dipinti nonché di sculture e disegni che coprono il periodo che va dalla svolta della pittura veneziana iniziata intorno al 1500, con opere del tardo Bellini, Giorgione e del primo Tiziano, fino alle opere finali del Veronese e del Tintoretto del tardo XVI secolo.
La mostra anziché articolarsi in maniera cronologica, si struttura in nove filoni tematici tesi ad approfondire aspetti caratteristici della pittura veneziana del Cinquecento (Iconografica, costume sociale, tecniche, tematiche, colorismo).
Nella prima parte dell’esposizione (sezioni 1-5) vengono presentati i generi e i temi chiave della pittura veneziana del Rinascimento, mentre la seconda parte (sezioni 6-9) è dedicata ad aspetti contestuali come l’importanza del colore, la moda contemporanea, il confronto con l’arte fiorentina e la recezione della pittura rinascimentale veneziana nei secoli XVII e XVIII.

Tutelando, conservando e valorizzando le opere di artisti che rappresentano un’inestimabile ricchezza nel panorama nazionale e mondiale BNL favorisce la crescita e la diffusione dell’arte e della cultura nella società.
Per tale motivo la Banca concede costantemente in prestito a musei ed enti le opere del proprio patrimonio artistico in occasione di importanti esposizioni in Italia e nel Mondo.

L'opera

Il dipinto olio su tavola, firmato e datato “l. Lotus 1512”, riprende uno dei più celebri episodi della tradizione biblica. Giuditta subito dopo aver ucciso e decapitato Oloferne, si accinge, ancora con la spada in pugno, a nascondere la testa del generale assiro nella bisaccia dei viveri tenuta aperta da un’attonita serva.

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LA CASCATA DELLE MARMORE  - J.B. COROT

"Romanticismo"
  Gallerie d'Italia, Milano - 26 ottobre - 17 marzo 2019

In prestito il dipinto del  grande artista a Milano per la mostra  Romanticismo  alle Gallerie d’Italia – Museo Poldi Pezzoli dal 26 ottobre al 17 marzo 2019.

L’esposizione, finora mai realizzata, che è stata organizzata in collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo, propone opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali, e porterà il pubblico alla scoperta del movimento che segnò l'affermazione dell'individualità, della soggettività e del sentimento nell'arte.  Una vasta panoramica sul movimento artistico che si diffuse in tutta Europa nella prima metà dell'Ottocento, ed in particolare si vuole celebrare l’identità e il valore del Romanticismo italiano nel periodo risorgimentale,  il quale  contribuì al movimento preannunciato alla fine del Settecento in Germania, che trasformò la sensibilità e l’immaginario del mondo occidentale. 

In particolare, Milano tra le grandi città d’Italia ha avuto in quegli anni la maggiore vocazione europea ed è stata uno dei centri della civiltà romantica, sia per quanto riguarda le arti figurative, sia sul versante letterario e musicale.

Le opere esposte alle Gallerie d’Italia di piazza della Scala e al Museo Poldi Pezzoli, documentano un periodo che va dai fermenti preromantici fino alle ultime espressioni di una cultura che, almeno nel nostro Paese, avrà termine con la realizzazione dell’Unità d’Italia e l’affermazione del Realismo, che del Romanticismo rappresenta l’antitesi.

In mostra, i dipinti dei maggiori interpreti della pittura romantica: Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Giovanni Carnovali detto Il Piccio, Massimo d’Azeglio, Giovanni Migliara, Angelo Inganni, Giuseppe e Carlo Canella, Ippolito Caffi, Salvatore Fergola, Giacinto Gigante, Pitloo, Domenico Girolamo Induno. Tra le sculture spiccano i lavori di tre straordinari maestri: Lorenzo Bartolini, Pietro Tenerani e Vincenzo Vela.

Non mancano grandi artisti di diversa nazionalità attivi in Italia, come Caspar David Friedrich, Franz Ludwig Catel, Jean-Baptiste Camille Corot, William Turner, Friedrich von Amerling, Ferdinand Georg Waldmüller, Karl Pavlovič Brjullov, che permettono di approfondire le relazioni intercorse tra il Romanticismo italiano e quello europeo.

Si tratta di un capolavoro del cosiddetto Corot d'Italie. Il quadro, firmato, fu eseguito durante il viaggio in Italia del 1826-28, come altri che hanno per soggetto vedute tratte durante il suo soggiorno. All'estate del 1826 risale il percorso da Roma lungo il corso del Tevere, quando il pittore può ritrarre le cascate delle Marmore presso la città di Terni.

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GIUDITTA CON LA TESTA DI OLOFERNE - LORENZO LOTTO

"Lorenzo Lotto: il richiamo delle Marche"
  Palazzo Bonaccorsi,  Macerata - 19 ottobre - 10 febbraio 2019

BNL Gruppo BNP Paribas, in occasione dell’anno Lottesco internazionale - con mostre dedicate all’artista al Prado di Madrid e alla National Gallery di Londra - ed in collaborazione con Il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, concede in prestito a Palazzo Buonaccorsi - Musei Civici di Macerata -  il prezioso dipinto Giuditta con la testa di Oloferne di Lorenzo Lotto per la mostra Lorenzo Lotto: il richiamo delle Marche dal 19 ottobre al 10 febbraio 2019.

La mostra che nasce con l’idea di valorizzare i suoi capolavori nel loro territorio di appartenenza, percorre   tra ricerca e suggestioni, la scoperta di capolavori di Lorenzo Lotto conservati nei centri lotteschi delle Marche - Ancona, Cingoli, Jesi, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati, Urbino - nei quali, volutamente sono stati lasciati in dialogo con le bellezze paesaggistiche e storico-artistiche di queste terre. Gli intensi rapporti di Lorenzo Lotto con le Marche, profondamente suggestionato dalle vicende artistiche locali, hanno fortemente influenzato la sua pittura.

La rassegna, curata da Enrico Maria Dal Pozzolo, raccoglie un nucleo di opere, alcune delle quali mai esposte in Italia, provenienti da grandi musei internazionali e da collezioni private.

A latere dell’iniziativa sono previste ulteriori attività di ricerca, con una rivisitazione degli itinerari lotteschi nelle Marche, avviando la costituzione di un Centro di Studi Internazionale permanente dedicato al Maestro.

Con l’adesione a questo evento, BNL conferma sia la propria l’attenzione al mondo della cultura e dell’arte e il proprio impegno per la loro promozione e diffusione sia alla Società, intesa come luogo di benessere collettivo, oltre che di evoluzione e crescita. La Banca sostiene la tutela, la conservazione e la valorizzazione di opere e artisti che rappresentano un’inestimabile ricchezza nel panorama nazionale e mondiale.

Proprio nell’ottica della diffusione dell’arte, BNL concede costantemente in prestito a musei ed enti le opere del proprio patrimonio artistico in occasione di importanti esposizioni in Italia e nel Mondo.

LA FORNACE - ANGELO MORBELLI 

"Da Signorini e Fattori a Pellizza da Volpedo e Balla"
  Palazzo Cucchiari - Fondazione Giorgio Conti, Carrara - 16 gugno - 21 ottobre 2018

In mostra il dipinto La fornace dell’artista piemontese Angelo Morbelli, significativo esponente divisionista del movimento realista, attivo tra la fine dell’ottocento ed il nuovo secolo. L’opera di proprietà di  BNL, di notevole pregio artistico, datata 1885, è stata recentemente riportata alla luce originale,  dopo un accurato restauro

Il Palazzo d’epoca di fine ottocento della famiglia Cucchiari, sede della Fondazione Giorgio Conti, ospita a Carrara, la rassegna  dedicata alla rappresentazione del mondo del lavoro nell’arte italiana tra l’Unità d’Italia e la Grande Guerra. Con il Patrocinio della Camera dei Deputati e la Regione Toscana, a cura di Massimo Bertozzi e Ettore Spalletti.

Il progetto espositivo analizza come nell’arte pittorica, il movimento realista e verista italiano, nei decenni successivi all’unità politica della Nazione, abbia dato respiro ad un profondo rinnovamento tematico e  formale, orientato allo sfondo sociale e alle profonde trasformazioni culturali, definendo l’immagine della nuova Italia.

In mostra oltre cinquanta opere, di collezioni pubbliche e private italiane, che spaziano dalla pittura Macchiaiola attraverso il Verismo e le suggestioni simboliste, fino  alle prime avvisaglie delle  avanguardie: da Fattori a Morbelli, da Signorini a Pellizza da Volpedo, qui presente con un grande disegno.

L’opera che fa parte della collezione privata del Patrimonio artistico della Banca, si colloca in quel filone della pittura realista milanese che testimonia l’utilizzo della fotografia ai fini pittorici, che rispecchia il reale, ponendo l’attenzione sulla classe lavoratrice operaia, una visione alternativa a quella patriottica e trionfalistica ricca di decorazioni militari, preludio della società moderna.  Pareti spoglie e nude, si aprono su stereometrie degli angoli, strumenti di lavoro antichi come la pala, accanto ad un carrello e ad una  pompa idraulica. Sparisce la retorica dei lavoratori, intesa come atto eroico, ma si rappresentano gli operai come gente comune, oppressa da un lavoro spesso ripetitivo e pericoloso. Nota predominante dell’opera il colore, la luce e l’esaltazione degli spazi, pura poesia anche se austera.

BNL Gruppo BNP Paribas, attraverso i prestiti delle sue opere destinate ad importanti mostre realizzate in Italia e all’estero, valorizza la collezione artistica, divulgando la conoscenza dell’arte e rendendola fruibile al pubblico.  

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5 RITRATTI - GIOVANNI FATTORI  e SOTTOPORTICO A VENEZIA - TELEMACO SIGNORINI

"Tra Macchiaioli e Belle Époque"
  Palazzo Montani Leoni - Fondazione Carit, Terni - 16 aprile - 17 giugno 2018

È la mostra sulla Belle Époque e sui Macchiaoli la nuova occasione di collaborazione tra BNL Gruppo BNP Paribas e la Fondazione Carit di Terni.

Il sodalizio artistico iniziato nel  2015 con il prestito de La Cascata delle Marmore di Camille Corot  per la mostra Il fascino eterno della Cascata. Corot e la sua veduta e la concessione del Capriccio Architettonico con architetture classiche e rinascimentali del Canaletto nel 2017, per la mostra Incanto di luce e colori Canaletto e i Guardi, precedono il nuovo progetto interamente dedicato ad un altro importante capitolo della storia dell’arte del nostro paese.

Un’esposizione dedicata ai maggiori rappresentanti della corrente dei Macchiaioli e della Belle Époque in un’Italia che nella seconda metà dell’ottocento, viveva i primi fermenti ideologici del Risorgimento. Quello dei Macchiaioli si attesta come il movimento artistico italiano più impegnato e costruttivo di questo secolo nato a Firenze a partire dal 1855 come reazione all’inerzia formale delle Accademie anche in rapporto con le agitazioni politiche legate alla nuova coscienza nazionale. I principali esponenti di questa corrente pittorica sono sicuramente Giovanni Fattori (1825-1908) e Telemaco Signorini (1835-1901).
L’esposizione, curata e organizzata per la Fondazione Carit da Ulrico Dragoni, Anna Ciccarelli e Luigi Carlini, raccoglie 25 capolavori provenienti dalle collezioni d’arte di Fondazioni bancarie, istituti di credito e musei civici di tutta Italia.
BNL partecipa al progetto con un importante contributo che fa riferimento proprio ai maggiori esponenti di questa corrente artistica: cinque splendidi disegni a tecnica mista di Giovanni Fattori, Ritratto di vecchia, Ritratto maschile, Profilo di uomo con barba, Ritratto maschile con cappello, Ritratto maschile di profilo con occhiali e un dipinto ad olio di Telemaco Signorini intitolato Sottoportico a Venezia (Interno di un cortile a Venezia) realizzato dall’artista tra il 1856-1858.

La mostra sarà aperta al pubblico gratuitamente a Palazzo Montani Leoni a Terni.

CAPRICCIO CON ARCHITETTURE CLASSICHE E RINASCIMENTALI - ANTONIO CANAL (CANALETTO)

"Canaletto 1697-1768"
  Palazzo Braschi, Roma - 11 aprile - 19 agosto 2018

BNL Gruppo BNP Paribas  concede in prestito un’opera tra le più importanti del patrimonio artistico della Banca; Capriccio con architetture classiche e rinascimentali di Giovanni Antonio Canal detto Canaletto, alla retrospettiva Canaletto 1697-1768, a cura di Bozena Anna Kowalczyk, organizzata dall’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina, in occasione del 250° anniversario della morte del celebre pittore veneziano.

La mostra monografica, di cui BNL è anche sponsor, è ospitata al Museo di Roma Palazzo Braschi, dall’11 aprile al 19 agosto 2018, con 68 opere, tra dipinti, disegni e documenti, che comprendono l’olio su tela di proprietà della Banca.

Il soggetto di questa veduta è un “capriccio”, un’immagine d’invenzione, ma congegnata come si trattasse di un luogo vero, una sfida per rendere veritiero quanto è frutto dell’immaginario dell’artista. Dall’ampio porticato s’inquadra l’edificio principale che evoca il Pantheon e la villa Capra, la famosa Rotonda palladiana, ma né l’uno né l’altra. Il tutto tra i resti di un colonnato classico, il Tempio di Saturno, e dietro un’architettura in stile neogotico. Eccellenza dell’opera i contrasti di luci ed ombre che l’autore ha sapientemente creato sulle figure, le architetture e gli spazi, che all’occhio del visitatore rendono profondi gli sguardi sui dettagli. Dominante la scena, le sfumature dolci di luci rosate e azzurrine del cielo che si fondono sul ritmo quieto e continuo della vita di un paesaggio urbano, vero ma non reale allo stesso tempo. Nel cortile si vedono soldati, popolani, dame e gentiluomini in conversazione, donne e bambini, un cagnolino.

Canaletto è considerato uno dei più noti artisti del Settecento europeo che con il suo genio pittorico ha rivoluzionato il genere della veduta ‒ ritenuto fino ad allora secondario ‒ mettendolo alla pari con la pittura di storia e di figura,  emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo.

Le opere in mostra provengono da alcuni tra i più importanti musei del mondo, tra cui il Museo Pushkin di Mosca, il Jacquemart-André di Parigi, il Museo delle Belle Arti di Budapest, la National Gallery di Londra e il Kunsthistorisches Museum di Vienna. Tra le istituzioni museali italiane presenti in mostra con le loro opere: il Castello Sforzesco di Milano; i Musei Reali di Torino; la Fondazione Giorgio Cini. Istituto per il Teatro e il Melodramma e le Gallerie dell'Accademia di Venezia; la Galleria Borghese e le Gallerie Nazionali d'arte Antica Palazzo Barberini di Roma.

Tra i capolavori esposti, di rilievo due opere della Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli di Torino: Il Canal Grande da nord, verso il ponte di Rialto, e Il Canal Grande con Santa Maria della Carità, esposti per la prima volta assieme al manoscritto della Biblioteca Statale di Lucca che ne illustra le circostanze della commissione e della realizzazione.

Oltre ai dipinti, si potranno ammirare 10 disegni, dai piccoli studi preparatori ai magnifici fogli di ampie dimensioni accuratamente rifiniti. La scelta è intesa a illustrare la genesi delle creazioni dell’artista.

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LOT E LE FIGLIE - LUIGI MIRADORI (GENOVESINO)

"Genovesino natura e invenzione nella pittura del seicento a Cremona" 
  Pinacoteca Museo Civico di Cremona - 6 ottobre-4 febbraio 2018

BNL Gruppo BNP Paribas conferma il proprio impegno nella diffusione dell’arte, concedendo in prestito alla Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone di Cremona, un’opera del patrimonio artistico della Banca: il dipinto Lot e le figlie di Luigi Miradori detto il Genovesino (1600-1656). L’olio su tela sarà esposto alla mostra monografica: Genovesino natura e invenzione nella pittura del seicento a Cremona, aperta al pubblico dal 6 ottobre 2017  al 4 febbraio 2018.

L’opera Lot e le figlie è un olio su tela, 170 per 125 cm; acquistato da BNL nel 2001, proveniente dalla Collezione Canfora. Il dipinto illustra la seduzione di Lot da parte delle figlie, che qui lo inducono a bere, mentre a distanza si vede la moglie trasformata in statua di sale. Sullo sfondo la città di Sodoma avvolta da un incendio sotto un cielo oscurato e attraversato da saette. Le figure sono rappresentate tra un realismo pronunciato e la persistenza di una classicità aulica che si manifesta nella compassatezza, quasi sacrale, con cui una delle figlie mesce il vino e nei tratti alteri, quasi diafani, dell’altra figlia bionda, forse memore di ricordi rubensiani acquisiti dall’artista a Genova.

La mostra presso la Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone di Cremona è organizzata all’interno delle Celebrazioni monteverdiane, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lombardia e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali del Turismo. L’esposizione, che prevede circa 50 opere, si basa sulle varie tappe del percorso stilistico del Miradori,  e raccoglie capolavori dell’artista, provenienti da musei e collezioni private di diverse città italiane, nelle quali l’artista fu chiamato a lavorare: Genova, Piacenza e Cremona. Nei suoi quadri è infatti  visibile la formazione genovese, fortemente influenzata dalla pittura del Caravaggio. I suoi ritratti sono caratterizzati da una grande capacità di penetrazione psicologica, le scene sacre sono considerate tra le interpretazioni più intense e originali della pittura del seicento.

Tra le opere in esposizione, oltre a Lot e le figlie del Genovesino, la Suonatrice di Liuto e i dipinti di argomento religioso, come la Nascita della Vergine, l’Adorazione dei Magi, la Sacra Famiglia, l’Ultima cena, il Riposo durante la fuga in Egitto.

BNL nell’ottica di promuovere l’arte, concede costantemente in prestito a musei ed enti le opere del proprio patrimonio artistico – oltre cinquemila opere -  in occasione di importanti esposizioni in Italia e nel Mondo. Infine sostiene la tutela, la conservazione e la valorizzazione di opere e artisti che rappresentano un’inestimabile ricchezza nel panorama nazionale e internazionale.

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PIRAMIDE DI MELE - GINO SEVERINI

“Novecento Italiano una storia”
  Palazzo Reale, Palermo - 24 marzo - 31 agosto 2017

BNL Gruppo BNP Paribas partecipa alla Mostra “Novecento Italiano una storia”  con il prestito di un’importante opera della collezione del Patrimonio artistico della Banca, “Piramide di mele” dell’artista Gino Severini. Il Dipinto - olio su tavola,  datato 1938 - è stato esposto per la prima volta  in occasione della III Quadriennale  - 5 febbraio /22 luglio 1939.

La Mostra, dedicata ai capolavori dell’arte italiana del ‘900, è  promossa dalla Fondazione Federico II e da ARS  - Associazione Regione Siciliana – e sarà ospitata nelle sale Duca di Montalto nello storico e suggestivo Palazzo Reale di Palermo, meglio noto come il  Palazzo dei Normanni - riconosciuto  quale patrimonio dell’umanità ed inserito nella World Heritage List dell’Unesco.

Un percorso espositivo secondo un iter cronologico che intende documentare, attraverso esempi significativi, il periodo artistico del secolo scorso quale testimonianza di un grande passato con lo sguardo verso un futuro che ha connotato le fertili utopie di quegli anni. Tra gli artisti in mostra oltre a Gino Severini, i visitatori potranno ammirare tra le altre,  le opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Mario Sironi,  Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Giuseppe Capogrossi, Antonietta Raphael, Corrado Cagli, Renato Guttuso,  Filippo De Pisis. Tutte le opere sono provenienti da  Musei, Archivi storici,  privati, e Fondazioni.

BNL nell’ottica di promuovere l’arte, concede costantemente in prestito a musei ed enti le opere del proprio patrimonio artistico – oltre cinquemila opere -  in occasione di importanti esposizioni in Italia e nel Mondo.

D'UNE MÉDITERRANÉE, L'AUTRE

FRAC di Marsiglia e Hotel des Arts di Tolone - 26 novembre 2016 - 12 febbraio 2017

Si inaugura il 26 novembre “D'une Méditerranée, l'autre”, l’esposizione in contemporanea al FRAC di Marsiglia e all’Hotel des Arts di Tolone promossa dalla Fondazione BNP Paribas, curata da Pascal Neveux e Ricardo Vazquez.
L’esposizione rappresenta il completamento della mostra italiana “the sea is my land - Artisti dal Mediterraneo”, ideata e realizzata da BNL in occasione del suo centenario ed inaugurata al MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma nel 2013 ed esposta alla Triennale di Milano nel 2014 e a Bari con una selezione di opere al Palazzo della Provincia nel 2015.

Protagonista assoluto dell’iniziativa è il Mediterraneo, inteso non solo come area geografica, ma soprattutto come anello di congiunzione tra civiltà diverse, territorio di dialogo culturale dove l’arte, con il suo linguaggio super partes, sorpassa le barriere sociali, il pluralismo religioso, le diaspore etniche a favore di una comunicazione pacifica tra le parti coinvolte.

D'une Méditerranée, l'autre”, attraverso una serie di fotografie e video riunisce 32 artisti provenienti dell’area del Mediterraneo proponendo un percorso  artistico che si sviluppa lungo 46.000 km di costa, lambendo tre continenti (Europa, Asia e Africa).

BNL, ha contribuito alla mostra “D'une Méditerranée, l'autre”  attraverso una delle principali opere della Collezione BNL “Viaggio nei progetti” di Mario Schifano che ha rappresentato la prima fonte di ispirazione di “the sea is my land – Artisti dal Mediterraneo”.

Si potranno anche ammirare altre opere provenienti dalla mostra originale “the sea is my land“- Artisti dal Mediterraneo”, alcune delle quali sono parte del patrimonio artistico della Banca:  Moataz Nasr - Cairo Walk, Mladen Miljanovic - Show Where it Hurts With Your Hand, David Maljkovic - Recalling Frames, Dor Guez – Two Palestinian Riders-Ben Sheman Forest, Adrian Paci – The Encounter.

STATUA DI PUGILE

"I Giochi in Grecia e a Roma" -  
  Museo di Belas Artes, Rio De Janeiro - 26 luglio - 2 ottobre 2016

BNL ha concesso in prestito, per la prima volta all’estero, la “Statua di Pugile”, uno dei pezzi più importanti del patrimonio artistico della Banca. La scultura in marmo verrà, infatti, esposta per la mostra “I Giochi in Grecia e a Roma” che si terrà al Museo di Belas Artes di Rio De Janeiro dal 26 luglio al 2 ottobre nell’ambito delle manifestazioni organizzate da “L’Italia a Rio 2016”, in occasione dei giochi olimpici. L’esposizione, curata da Eugenio La Rocca e da Annalisa Lo Monaco, rappresenta una riflessione sul concetto di sport nell’Antichità e prevede ricostruzioni 3D dell’Anfiteatro Flavio, del Circo Massimo e dello Stadio di Domiziano, una sezione del percorso espositivo, invece,  richiamerà le grandi Olimpiadi e Paralimpiadi di Roma del 1960.
La “Statua di Pugile”, copia romana dell’età di Adriano, rinvenuta nel 1739 durante i lavori per la costruzione del palazzo del cardinal Antonio Gentili, apparteneva a una ricca dimora di età imperiale posta alle falde del Quirinale. Insieme ad essa fu rinvenuto un altro esemplare dello stesso tipo, conservato al Louvre. La scultura in marmo, acquistata da BNL nel 1939, custodita presso lo storico Palazzo della Direzione Generale a Roma, rappresenta un giovane atleta, riconoscibile per i caratteristici guantoni indossati, raffigurato in posizione di riposo. L’età, espressa dalla muscolatura non molto sviluppata, fa intendere che il personaggio partecipava alle gare nella categoria dei giovani. La scultura fu restaurata tra il 1770 e il 1775 da Vincenzo Pacetti, lo scultore allora più celebre per i lavori sull’antico, che ne ricostruì il naso, il collo, la mano sinistra, l’omero e la mano destra, le due gambe col tronco e la base.
L’opera esalta attraverso la bellezza artistica e la fisicità dell’atleta lo sport e i suoi valori tanto che la Banca l’ha più volte offerta in prestito per importanti mostre ed eventi sportivi: nel 2006, per i Giochi Invernali di Torino; tra il 2002 e il 2003 per l’esposizione “Lo sport nell’Italia Antica” presso le Terme di Diocleziano a Roma e, sempre a Roma al Colosseo, per la mostra “Nike. Il gioco e la vittoria”, dal 2003 al 2004.
Segui @bnl_cultura, l’account instagram della Banca dedicato all’arte e alla cultura in generale, per scoprire il viaggio de #ilPugileaRio

CAPRICCIO CON ARCHITETTURE CLASSICHE E RINASCIMENTALI - ANTONIO CANAL (CANALETTO)

 “Canaletto e la conquista della luce”
   Hôtel de Caumon, Aix-en-Provence  - 6 maggio - 13 settembre 2015

In occasione della mostra “Canaletto e la conquista della luce” (Aix-en-Provence; 6 maggio - 13 settembre 2015), BNL ha concesso in prestito il dipinto di Canaletto Capriccio architettonico (1755 Olio su tela, 87 X 121,5 cm). Nata su iniziativa di Culturaspaces, la mostra, curata dalla Dott.ssa Bozena Anna Kowalczyk, è stata la prima in Francia dedicata all’intero percorso dell’artista, presentando la figura di Canaletto e la sua storia artistica in tutta la sua evoluzione, con particolare attenzione al tema della ricerca sulla luce che ha caratterizzato tutta l’opera del pittore veneziano.
I dipinti e i disegni esposti, circa settanta, provengono da Musei di fama nazionale e internazionale e sono tra i più significativi, mostrando le prime commissioni della giovinezza, le vedute che l’hanno reso famoso, gli schizzi ottenuti nel plein-air, per finire con le opere eseguite dopo il ritorno da Londra alla fine del 1755. Accanto alle opere di Canaletto è stato presentato il più importante capriccio architettonico del suo rivale, Marco Ricci. La mostra è stata ospitata all’interno dell’ Hôtel de Caumont, situato nel quartiere aristocratico del centro storico di Aix-en-Provence, che ha aperto le sue porte nella primavera 2015, dopo due anni di restauro, offrendo alla città un nuovo sito culturale dedicata a mostre d’arte.

CRISTO REDENTORE - GIOVANNI CACCINI

“Puro, semplice e naturale nell’arte a Firenze tra Cinque e Seicento”
  Galleria degli Uffizi, Firenze -  16 giugno - 6 gennaio 2015

BNL Gruppo BNP Paribas ha concesso in prestito il busto in marmo Redentore alla Galleria degli Uffizi per la mostra “Puro, semplice e naturale nell’arte a Firenze tra Cinque e Seicento”, dedicata alla tradizione figurativa fiorentina tra il XVI e il XVII attraverso nove sezioni che hanno raggruppato circa novanta opere tra pittura e scultura e trentacinque artisti, come Andrea del Sarto, Santi di Tito, Luca della Robbia e molti altri, affrontando tre temi: l’espressione degli affetti, l’evidenza degli oggetti quotidiani e la nobile semplicità degli eventi sacri.

 


Giovan Battista Caccini - Redentore, 1590 circa - Busto in marmo, 90 X 60 cm circa

Il busto in marmo bianco raffigurante Cristo contornato da nembi e angeli, e posto stabilmente in una nicchia trale due facciate del Palazzo BNL in Via dei Cerretani a Firenze, per l’occasione è stato rimosso e restaurato a cura della Soprintendenza di Firenze.

SANTA FRANCESCA ROMANA E L'ANGELO - GIOVANNI ANTONIO GALLI (SPADARINO)

"I Papi della speranza - Arte e religiosità per il popolo a Roma da Gregorio XIII a Clemente IX"
  Museo Nazionale di Castel Sant'angelo, Roma -  16 maggio - 6 gennaio 2015

La mostra, dedicata al I° anno di Pontificato di Papa Francesco ha illustrato il cambiamento culturale iniziato con Gregorio XIII e terminato con Clemente IX.

Le opere in mostra sono state circa cento, spesso inedite, comprendendo alcuni reliquiari provenienti dai Musei Vaticani, e, tra le altre, il Modello per la fontana dei Fiumi di Piazza Navona, di Bernini, (dall’Accademia di Belle Arti di Bologna), Il ritratto del Cardinal Cesare Baronio, attribuito a Caravaggio, (dalla Galleria degli Uffizi di Firenze), il Bozzetto di Baciccio Concerto degli Angeli, (dall’ Accademia Nazionale di San Luca di Roma).

Il percorso espositivo si è articolato attraverso tre sezioni:

Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino - Santa Francesca Romana e l’angelo 1630 circa Olio su tela, 42,5 X 69,7 cm

  • ROMA SANCTA: lo studio e la riscoperta delle origini della storia della Chiesa.
  • I GIUBILEI: l’interesse dei papi per il Giubileo e per la figura del pellegrino.
  • ARTE E DEVOZIONE: l’ arte devozionale dedicata al culto delle reliquie, alla canonizzazione dei santi, agli apparati e cerimonie nell’ambito della quale è stato inserito il dipinto di BNL.


Esistono altre versioni del dipinto tutte ritenute copie, a Genova, Palazzo Rosso; Londra, collezione Norris; Perugia, sagrestia di San Pietro. Questa è unanimemente ritenuta la stesura migliore. Il colloquio tra la Santa e l’angelo avviene con movimenti, espressioni, mani che non si toccano ma che parlano attraverso il libro sacro: il velo bianco corposo, lavorato artigianalmente, contrasta con le piume azzurre delle ali dell’angelo più realistiche e di una delicatezza suprema.