“Novecento Italiano una storia”
Palazzo Reale, Palermo - 24 marzo - 31 agosto 2017
“Etruschi del Novecento”
Museo di arte moderna e contemporanea, Trento e Rovereto – 6 dicembre 2024 – 16 marzo 2025.
Tra le opere più rappresentative della collezione d’arte BNL, Piramide di Mele di Gino Severini è stata selezionata per partecipare alla prestigiosa mostra Etruschi del Novecento, realizzata grazie alla collaborazione tra il MART di Trento e Rovereto e la Fondazione Luigi Rovati. L’esposizione esplora l’influenza che l’arte e la cultura etrusca hanno esercitato sull’immaginario artistico del Novecento. Scoperte archeologiche di grande impatto, come l’Apollo di Veio, hanno acceso l’interesse della critica e degli artisti, stimolando un’intensa produzione di studi, pubblicazioni e reinterpretazioni visive. Nel secondo dopoguerra, inoltre, due importanti rassegne, Mostra dell’arte e della civiltà etrusca a Milano nel 1955 e Civiltà degli Etruschi a Firenze nel 1985, contribuirono a dare risonanza internazionale a questo rinnovato interesse, coinvolgendo figure di primo piano come Warhol, Picasso, Giacometti. La mostra offre per la prima volta una visione organica e trasversale di questo fenomeno culturale, attraverso un percorso che affianca documenti e reperti antichi a duecento opere contemporanee. Piramide di Mele, eseguita probabilmente nel 1938, partecipò alla Quadriennale dell’anno successivo, e costituisce un exemplum della pittura che Severini sviluppò negli anni Trenta: un linguaggio pittorico con una pennellata materica, con un forte gusto decorativo ottenuto dagli accostamenti tra le diversi superfici, i materiali e disegno dei tessuti.
“Fratello Sole, Sorella Luna. La natura nell’arte da San Francesco alla modernità”.
Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia – 14 marzo – 15 giugno 2025.
In occasione dell’ottavo centenario della composizione del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, la Cascata delle Marmore di Corot – uno dei paesaggi più emblematici della collezione BNL – è stata inclusa in una grande esposizione celebrativa che mette al centro il legame tra uomo e natura. Il Cantico, considerato uno dei primi testi poetici in lingua volgare, segna una svolta nel modo di concepire la relazione tra uomo e ambiente, ponendo al centro un’idea di armonia e rispetto per il creato. La mostra, articolata in un ampio percorso tematico, riunisce 80 opere tra dipinti, disegni, incisioni e sculture. Tra gli autori esposti, artisti dal calibro di Paolo Uccello, Beato Angelico, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Albrecht Dürer, Annibale Carracci, Jean-Baptiste Camille Corot - le cui opere documentano, attraverso i secoli, le diverse forme con cui le arti figurative hanno indagato il rapporto con il mondo naturale. L’opera di Corot, eseguita mentre l’artista era in viaggio in Italia tra il 1826-1828, mostra una grande libertà esecutiva e si inserisce pienamente in questo dialogo, offrendo uno sguardo sensibile e moderno sulla potenza della natura.
“Nino Bertoletti 1889-1971”
Galleria d’Arte Moderna, Roma - 10 aprile- 14 settembre 2025.
Nino Bertoletti fu una figura centrale del panorama artistico della prima metà del Novecento, capace di muoversi con versatilità tra pittura, architettura e grafica. La mostra retrospettiva a lui dedicata ripercorre le tappe di un percorso intenso e sfaccettato. Durante la sua carriera, Bertoletti prese parte ad alcune delle principali rassegne artistiche italiane del tempo, tra cui la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma, e intrecciò rapporti con i protagonisti del dibattito artistico e letterario del primo Novecento. La sua ricerca visiva lo portò a confrontarsi tanto con gli ambienti d’avanguardia quanto con il gruppo del Novecento. Accanto a lui, nella vita e scena culturale, la moglie Pasquarosa, pittrice di grande sensibilità, con cui Bertoletti condivise un’intensa esperienza umana e artistica. La Tempesta, opera appartenente alla collezione BNL, rientra nel percorso espositivo contribuendo a raccontare la forza espressiva e la profondità poetica della sua produzione pittorica.
“Una Corona di Delizie. Percorsi e visioni nelle ville e nei giardini di Roma dal XVI al XX secolo”.
Palazzo Braschi - 20 novembre 2025- 12 aprile 2026.
La partecipazione dell’opera di Palm, Veduta di Villa Massimi, alla mostra che si terrà da novembre 2025 a Palazzo Braschi, si inserisce in un ampio programma di valorizzazione della produzione pittorica dei giardini storici di Roma, volto a restituire visibilità e profondità storica a uno degli elementi più affascinanti del paesaggio urbano della capitale. Attraverso un percorso tematico che riunisce 150 opere, tra dipinti, vedute, documenti e materiali, provenienti da importanti collezioni italiane e straniere, l’esposizione ripercorre l’evoluzione dell’arte dei giardini nella capitale dal XVI all’inizio del XX secolo, dai fasti delle committenze pontificie e aristocratiche, che fecero dei giardini uno strumento di propaganda del proprio potere, fino alla loro progressiva trasformazione in luoghi pubblici destinati al piacere e benessere collettivo. In questo contesto, si colloca la presenza del dipinto di Palm che, realizzato nel 1850, arricchisce il percorso espositivo con la propria testimonianza pittorica. Il progetto rappresenta un’occasione importante per approfondire, anche attraverso opere inedite o raramente esposte, la storia dei giardini di Roma nella loro evoluzione tipologica.