L’evoluzione demografica iniziata in Europa è tale per cui si hanno sempre più anziani e meno nascite a compensare le morti. Insieme alla riduzione della popolazione, l’Italia è uno dei Paesi europei più esposti a questi fenomeni. Secondo Eurostat, nel 2021 l’Italia è il Paese UE con l’età mediana più alta, pari a 47,6 anni (contro i 44 dell’Europa).
Nella graduatoria internazionale sulla chiusura del divario di genere l’Italia risulta mediamente in posizioni basse rispetto ai principali partner europei. Le italiane in particolare sono poco attive sul mercato del lavoro e occupano mediamente posizioni apicali con minore frequenza degli uomini. In termini di istruzione, salute e sopravvivenza però il divario tra uomini e donne in Italia è quasi totalmente colmato.
A fine 2022 le donne in Italia rappresentavano poco più del 51% della popolazione residente ma solo il 42,2% degli occupati, un valore comunque in crescita rispetto al 39,7% del 2004. Per le donne in Italia il peso dell’occupazione dipendente sul tavolo rimane preponderante.