Quando vai in banca per informarti sulla tipologia di mutuo più conveniente per le tue necessità, ti si presentano davanti numerose possibilità di scelta.
Oltre alle note tipologie di mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile, infatti, esistono delle tipologie di tasso d’interesse “intermedie”: il mutuo a tasso variabile con CAP e il mutuo a tasso misto.
In questa guida vedremo cos’è il mutuo a tasso misto, come funziona e quando conviene scegliere questa tipologia di mutuo.
Il mutuo a tasso misto è una particolare tipologia di mutuo che permette di passare, durante il piano di ammortamento, da un tasso fisso ad un tasso variabile, e viceversa.
Possiamo suddividere i mutui a tasso misto in due tipologie:
Scegliere un muto a tasso misto significa assicurarsi la possibilità di modificare il tasso d’interesse nel momento in cui questa opzione risulti più vantaggiosa e opportuna. Si tratta di un’opportunità molto interessante per chi vuole gestire attivamente il proprio mutuo negli anni: ad esempio sottoscrivendo un mutuo a tasso misto ed iniziando il piano di ammortamento con un tasso variabile è possibile beneficiare di una rata più contenuta e, dopo qualche anno, valutare la possibilità di cambiare tipo di tasso in base alle condizioni del mercato.
Il mutuo a tasso misto, quindi è un’ottima alternativa per chi è indeciso tra un mutuo a tasso fisso e un mutuo a tasso variabile; tuttavia, proprio per la possibilità di modificare il tasso durante l’ammortamento, il mutuo a tasso misto ha solitamente uno spread più alto rispetto al mutuo a tasso fisso o a quello a tasso variabile.