Che sia la vecchia casa della nonna o l’immobile che hai appena acquistato, la decisione di ristrutturare casa comporta una serie di scelte impegnative (e non parliamo solo di scegliere il colore delle pareti!). Una volta scelto l’architetto cui affidare i lavori, la ditta da cui acquistare i materiali e il nuovo arredamento, ti sarai sicuramente fatto un’idea dei costi: se pensi che siano troppo onerosi per affrontarli in autonomia, la soluzione potrebbe essere un mutuo per ristrutturazione.
In questa guida trovi tutto quello che c’è da sapere su questa tipologia di finanziamento e su come richiederlo.
Spesso mutuo per acquisto e ristrutturazione viaggiano a braccetto e per questo le banche offrono proposte di finanziamenti ad hoc finalizzati alla realizzazione di entrambe le operazioni. I mutui acquisto casa più ristrutturazione sono la formula perfetta per chi desidera acquistare un immobile già esistente e ampliarlo, migliorarlo o riqualificarlo.
Il valore che la banca prende in considerazione per la stima dell’importo massimo erogabile corrisponde al valore stimato dell’immobile al momento della richiesta del mutuo e potrà essere erogato in un’unica soluzione.
Per ottenere un mutuo per ristrutturazione casa è necessario presentare tutta la documentazione per la valutazione del mutuo, il preventivo dell’impresa o del professionista cui abbiamo affidato i lavori, nonché la documentazione edilizia riguardante le opere di manutenzione (progetto edilizia, autorizzazione del comune, ecc.).
Se si richiede un mutuo per la costruzione o la ristrutturazione della prima casa, è possibile detrarre gli interessi passivi e gli oneri accessori. La percentuale detraibile è pari al 19%, per un massimo di 2.585,28 euro.
La detrazione è ammessa a condizione che la stipula del contratto di mutuo da parte del possessore a titolo di proprietà o di altro diritto reale dell’unità immobiliare avvenga nei sei mesi precedenti all’inizio dei lavori, oppure entro i 18 mesi successivi all’avvio dei lavori di costruzione o di ristrutturazione. Inoltre, entro sei mesi dalla fine dei lavori, l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale.