Negli ultimi anni, BNP Paribas ha implementato politiche destinate ad eliminare progressivamente il finanziamento delle energie più inquinanti (carbone, gas di scisto, ecc.): è diventato un leader mondiale nel finanziamento della transizione ecologica e sostiene pienamente i suoi clienti impegnati in questa trasformazione.
Il Gruppo sta progressivamente allineando le emissioni di gas serra legate alle proprie attività di finanziamento, al fine di raggiungere la Carbon Neutrality nel 2050. Ha già pubblicato da diversi anni la traiettoria di allineamento del proprio portafoglio crediti nel settore della produzione di energia elettrica e ha avviato un lavoro metodologico sulle altre attività economiche. È l'intera economia mondiale che è impattata dalla trasformazione anche se la priorità è data, in fase iniziale, al settore energetico.
Il Gruppo ha aderito, insieme ad altre 42 banche internazionali, alla Net-Zero Banking Alliance delle Nazioni Unite. Ha inoltre assunto un primo impegno intermedio per ridurre del 10% l’ammontare della sua esposizione creditizia alle attività di esplorazione e produzione di petrolio e gas entro il 2025. BNP Paribas sceglie quindi una traiettoria più ambiziosa di quella dello scenario sullo Sviluppo Sostenibile dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, che è allineata con gli obiettivi dell'accordo di Parigi.
Tale impegno, ad oggi basato sulle esposizioni creditizie, verrà progressivamente completato da altri strumenti di misurazione e gestione, come le emissioni di CO2, e da altri criteri. Allo stesso tempo, BNP Paribas continuerà a supportare i propri clienti durante la transizione lavorando per allineare il proprio portafoglio crediti rispetto ai principali settori emettitori di gas serra.
BNP Paribas è sia la principale Banca europea per le imprese, sia un'importante Banca retail in diversi paesi. Presente in 68 paesi e nei 5 continenti, BNP Paribas è particolarmente radicata in Francia, Germania, Benelux, Italia, Spagna, Polonia, così come nel Regno Unito. La Banca svolge quindi un ruolo importante al servizio dell'economia europea e in particolare contribuisce in modo decisivo nel contesto dell'attuale crisi sanitaria.
Le banche sono votate a supportare i propri clienti in quei progetti che hanno un valore per l'economia e la società. L'emergenza climatica, che oggi è un tema di grande attenzione per gli stati, i cittadini e le imprese, comporterà profondi cambiamenti negli anni a venire.
BNP Paribas ha deciso di riallocare gradualmente le proprie risorse per incoraggiare i propri clienti ad accelerare la loro transizione ecologica, per supportarli nel miglior modo possibile nella loro trasformazione e contribuire all'emergere di nuove tecnologie a basse emissioni di carbonio.
A fine 2015 il Gruppo si è quindi impegnato ad allineare progressivamente il proprio portafoglio crediti agli obiettivi dell'accordo di Parigi. È un processo di profonda trasformazione. Infatti, il portafoglio crediti di una banca e le emissioni di gas serra ad esso associate, testimoniano il tipo di attività dei clienti. Per svolgere un ruolo di acceleratore per la transizione ecologica e per riorientare flussi finanziari verso attività a basse emissioni di carbonio senza paralizzare l'economia, le banche devono sviluppare il dialogo con i clienti ma anche i criteri di misurazione, i processi e gli strumenti decisionali, i dati e i processi IT, nonché le competenze dei loro collaboratori.
In particolare, dal 2015 BNP Paribas:
In questa data, nell'ambito della COP24 a Katowice, BNP Paribas ha firmato con altre quattro banche europee un accordo sull'attuazione di una metodologia comune di allineamento dei loro portafogli di prestiti agli obiettivi dell'accordo di Parigi.
Denominata PACTA for Banks (Paris Agreement Capital Transition Assessment), questa metodologia da allora è stata testata da 17 importanti banche internazionali. Molte altre hanno annunciato di voler aderire, e ci stanno lavorando. PACTA fornisce alle banche uno strumento open source destinato ad applicare la metodologia ai loro portafogli di prestiti. Permette, per ciascun settore economico, di misurare l'allineamento del portafoglio crediti allo scenario climatico selezionato.
Questa metodologia copre attualmente i settori economici che rappresentano il 75% di emissioni di gas serra misurate dall'IEA (elettricità, combustibili fossili, trasporti, cemento, acciaio). BNP Paribas lo sta attualmente implementando come parte del piano d'azione ESG, un programma guidato dalla Direzione Generale, che coinvolge la maggior parte dei business e funzioni e mira introdurre parametri di riferimento e obiettivi ambientali e sociali in tutte le decisioni della Banca.
Nell'aprile 2021, BNP Paribas si è unita ad altre 42 banche nella costituzione della Net-Zero Banking Alliance delle Nazioni Unite. Questa alleanza fa parte di un movimento senza precedenti che riunisce in totale 130 istituzioni finanziarie. Attraverso questa adesione, le banche si impegnano ad azioni concrete e precise:
BNP Paribas, l'ottava banca più grande del mondo, ha assunto un impegno nell'area degli idrocarburi non convenzionali e del carbone, che la collocano al miglior livello tra le banche internazionali. BNP Paribas è ora il primo dei 15 principali attori bancari globali a prendere un impegno quantitativo che copre il settore dell'esplorazione e produzione di petrolio e gas.
Alla fine del 2020, il settore Oil and Gas rappresentava solo il 2% del portafoglio prestiti di BNP Paribas, ovvero 35,1 miliardi di euro su un totale di 1.783 miliardi di euro.
Tale importo non corrisponde ai crediti concessi per l'anno 2020 ma allo stock di crediti in settore concesso durante diversi anni. Si noti che nel 2016 il settore Oil and Gas rappresentava il 2,3% dei finanziamenti del Gruppo per un totale di 32,9 miliardi di euro. Pertanto è rimasto a livello globale stabile nel periodo, sebbene il 2020 abbia richiesto un sostegno eccezionale da parte delle banche nell'ambito della crisi sanitaria. Inoltre, BNP Paribas, come altre banche, ha sostenuto l'industria petrolifera e del gas concedendo linee di liquidità durante la crisi del COVID 19, ma in misura minore rispetto all'economia globale. Infatti, tra la fine del 2019 e la fine del 2020, i risultati in questo settore hanno registrato un incremento del 4,1% ovvero 1,4 miliardi di euro in più, contro il 6,5% cioè 109 miliardi di euro di incremento dei prestiti BNP Paribas a tutta l'economia.
Nel mercato delle obbligazioni societarie oil and gas, il ruolo di intermediazione del Gruppo è rimasto relativamente contenuto nel 2020 con una quota di mercato del 3,7% (8 ° posto tra gli intermediari globali).
BNP Paribas prosegue oggi le sue analisi di settore. Questa fase inizia con il settore energia, uno dei più sensibili per i cambiamenti climatici.
Il settore della produzione di petrolio e gas comprende sia le società specializzate, per le quali impegnarsi in una transizione non è sempre possibile, sia le società che sono in procinto di fare un cambiamento importante per diversificare le proprie attività energetiche, investire molto capitale in energie rinnovabili e contribuire al raggiungimento collettivo della neutralità carbone entro il 2050.
Di conseguenza, per una banca che vuole essere un acceleratore della transizione ecologica senza destabilizzare l'economia o le attività essenziali, si tratta di sostenere il settore energetico nella transizione, attraverso:
Come parte del suo lavoro di gestione del portafoglio, BNP Paribas si sta preparando a prendere impegni che tengano conto della riduzione delle emissioni di gas serra emesse da ciascuna compagnia petrolifera e del gas nel complesso delle loro attività, e affinare i suoi criteri di ammissibilità per i finanziamenti.
Come primo passo, il Gruppo ha deciso: