Bonus infissi: come varia la percentuale di detrazione e quali sono i requisiti per accedere all’agevolazione fiscale

Tante sono le agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico introdotte negli ultimi anni, con l’obiettivo di incentivare gli interventi atti a ridurre l’impatto delle nostre abitazioni sull’ambiente, e la sostituzione degli infissi rientra proprio tra questi lavori.

Ecobonus, bonus casa e superbonus 110%: come cambia la percentuale?

L’Ecobonus e il Superbonus 110% sono stati entrambi prorogati dalla Legge di Bilancio 2022: sarà dunque possibile beneficiare della detrazione fiscale Irpef e Ires per lavori di riqualificazione energetica degli edifici esistenti per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, in misura diversa in base all’anno entro il quale tali spese vengono affrontate. La percentuale di detrazione applicabile dipende dal tipo di bonus, e nel dettaglio:

  • Ecobonus: a partire dal 1° gennaio 2018, la detrazione fiscale prevista nel Bonus Infissi per gli interventi relativi a serramenti e infissi è scesa dal 65% al 50%, nonostante l’intervento sia rivolto al miglioramento dell’efficienza energetica.

  • Bonus casa: anche detto Bonus Ristrutturazione, prevede la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie e, tra i vari interventi di risparmio energetico, include anche i lavori sugli infissi mirati alla riduzione della trasmittanza termica. Rientra quindi nel novero degli interventi approvati anche la sostituzione di finestre, portefinestre, serramenti e tapparelle, a condizione che i nuovi infissi siano di materiale, dimensioni o struttura diversi da quelli precedentemente installati nell'immobile. Rispetto al Bonus Infissi, il limite di detrazione di spesa massima è più alto, fino a 96mila euro per ciascuna unità abitativa, ed è più conveniente per chi deve semplicemente provvedere alla sostituzione di finestre.

  • Superbonus 110%: è possibile beneficiare della detrazione del 110% dei costi sostenuti per la sostituzione di infissi perché rientra tra gli interventi trainati, a condizione però che venga effettuato almeno un intervento trainante.

Lavori trainanti e trainati: quali sono?

Gli interventi trainanti riguardano l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio, la sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati, e la sostituzione degli impianti termici su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.

La sostituzione degli infissi è tra gli interventi trainati, insieme alle schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici, dei sistemi di accumulo, delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, degli impianti di domotica, l’eliminazione delle barriere architettoniche per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità e per le persone con età superiore ai 65 anni, e molto altro. L’insieme di questi interventi (trainanti e trainati) deve comportare un miglioramento minimo di almeno due classi energetiche dell’edificio o dell’unità immobiliare.

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Bonus infissi 2022: cos'è e come funziona?

Il bonus infissi o bonus finestre è un’agevolazione fiscale che rientra nell’Ecobonus e permette di sostituire infissi e finestre, beneficiando della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute durante la fase di acquisto e installazione.

Come specificato nel vademecum dell’ENEA, è agevolabile la sostituzione di finestre comprensive di infissi che delimitano il volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati, rispettando i requisiti di trasmittanza termica U (W/m²K) richiesti.

Per chi ha sostituito serramenti e infissi nel 2021 o nel 2022, in alternativa alla detrazione fiscale, è possibile scegliere tra sconto in fattura oppure cessione del credito.

Acquisto dei nuovi infissi con sconto in fattura o cessione del credito

Ai sensi del Decreto Rilancio, chi ha sostenuto e ancora sostiene spese per interventi di riqualificazione energetica può scegliere tra le seguenti opzioni:

  • l’utilizzo diretto della detrazione fiscale per infissi;

  • uno sconto immediato sugli infissi pari al 50% in fattura con cessione del credito . I fornitori che effettuano i lavori possono anticipare il corrispettivo e recuperarlo sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti;

Il limite massimo di detrazione ammissibile è di 60.000 euro per unità immobiliare.

Chi può accedere al bonus infissi e quali sono i requisiti?

Per richiedere le detrazioni per infissi è fondamentale che l’intervento non figuri come nuova installazione, bensì come sostituzione di infissi già esistenti e/o sue parti e che siano rispettate le norme nazionali e locali vigenti. Inoltre, l’ENEA ha delineato dei limiti specifici per poter usufruire delle agevolazioni: è essenziale rispettare forma e dimensione del componente sostituito, con una tolleranza per scostamenti contenuti, pari al 2 per cento, dovuti a questioni tecniche non eludibili. Restano quindi escluse non solo le nuove installazioni, ma anche le modifiche dimensionali e gli spostamenti delle aperture.

Infine, è importante che, alla data di inizio dei lavori, gli edifici siano accatastati - o con richiesta di accatastamento in corso - e in regola in termini di pagamento dei tributi, nonché dotati di impianto di climatizzazione invernale.

Come richiedere il bonus infissi 2022

Una volta appurato di avere tutti i requisiti necessari, è possibile presentare la richiesta. Entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o dalla data del collaudo, è necessario inviare la scheda descrittiva dell’intervento attraverso l’apposito sito web relativo all’anno di fine lavori, seguendo le indicazioni sul sito ufficiale ENEA. In seguito alla trasmissione, al mittente sarà inviata una ricevuta informatica con il Codice Personale Identificativo (CPID), come prova dell’avvenuto invio.

Da parte di ENEA non sono previsti ulteriori riscontri, né in caso di invio corretto, né in caso di invio errato, incompleto o non conforme.

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