“Quanto costa un mutuo?”: è sicuramente una delle domande più ricorrenti in chi inizia la ricerca per l’acquisto di una casa. Informarsi su tutti i costi che compongono un mutuo è infatti fondamentale per affrontare con serenità e consapevolezza un impegno economico destinato a durare per molti anni.
Prima di andare in banca e procedere con la richiesta di mutuo, quindi, è opportuno farsi un’idea di tutti i costi che si dovranno sostenere, in modo da non avere brutte sorprese al momento della stipula del mutuo.
Fortunatamente la maggior parte delle spese del mutuo è una tantum: è necessario cioè sostenerle una sola volta, al momento dell’accensione del mutuo. Vediamole tutte nei dettagli.
Le spese di istruttoria rappresentano i costi da sostenere per l’apertura della pratica: si tratta dell’importo che la banca richiede per studiare i documenti presentati e quindi esprimere un parere di fattibilità per l’erogazione del mutuo.
L’importo delle spese di istruttoria viene calcolato in base alla somma richiesta e viene direttamente dalla somma erogata. Alcune banche possono prevedere particolari promozioni e quindi annullare i costi di istruttoria.
In questa fase, oltre al costo di istruttoria stabilito dalla banca, è bene prevedere anche le spese per i documenti da presentare per richiedere un mutuo: ad esempio, per chiedere al Comune il rilascio del certificato di residenza o dello stato di famiglia è necessario pagare una marca da bollo.
La perizia tecnica sull’immobile da acquistare o ristrutturare è un dato indispensabile alla banca per stabilire l’importo da concedere come finanziamento. Il perito ha il compito di attestare non solo il valore dell’immobile ma anche di verificare l’eventuale presenza di abusi o irregolarità.
Il perito solitamente è designato dalla banca stessa e la sua prestazione ha un costo che si attesta tra i 100 e i 300 euro più Iva, ai quali è necessario aggiungere il contributo Cassa Previdenza (dal 2% al 4%) ed eventuali spese di viaggio in caso di immobili situati i luoghi remoti.
Per tutti i mutui ipotecari è necessaria la presenza di un notaio al momento della stipula del contratto: il notaio, infatti, svolge le funzioni di pubblico ufficiale e attribuisce al contratto di mutuo la valenza di un atto pubblico.
Il costo del notaio per un mutuo ipotecario può variare in base all’area geografica, al tariffario del singolo professionista e all’importo dell’iscrizione ipotecaria. In via orientativa, si possono stimare tra i 2.000 e i 3.000 euro, ma ogni singolo notaio potrà rilasciare un preventivo esatto. è inoltre opportuno considerare, che, oltre all’atto di mutuo, il notaio dovrà stipulare anche l’atto di compravendita dell’immobile, con un conseguente aumento dei costi da sostenere.
Si tratta dell’imposta che sostituisce l’imposta di registro, ipotecaria, catastale e il bollo. Le spese per il mutuo prima casa sono pari allo 0,25% dell’importo erogato, mentre negli altri casi è pari al 2% del valore complessivo del finanziamento per i mutui stipulati entro il 2013; per i mutui stipulati a partire del 2014 è invece prevista un’imposta fissa di 50 euro.
In caso di mutuo seconda casa per un immobile acquistato direttamente dalla società costruttrice entro quattro anni dalla fine dei lavori, l’imposta sostitutiva è pari a 200 euro.
La legge 40/2007, meglio nota come Legge Bersani, stabilisce che, per i mutui stipulati dal 2 febbraio 2017, non debba essere applicata nessuna penale in caso di estinzione anticipata del mutuo. Questa disposizione è valida sia in caso di estinzione parziale del mutuo che totale.
Per i mutui stipulati prima del 2 febbraio 2017, le associazioni dei consumatori e l’ABI hanno concordato delle penali ridotte da applicare in questi casi.