La presenza del gruppo di sculture antiche della collezione BNL nella sede di Palazzo Altemps nasce dalla collaborazione tra la Banca e il Museo Nazionale Romano ed esprime la comune volontà di condividere con il più ampio pubblico la fruizione di queste opere, contribuendo alla loro massima tutela e valorizzazione.
La collezione di arte antica BNL è costituita da cinque sculture di età romana: la statua femminile panneggiata identificata come Lucilla (II sec. d. C.), il cui tipo statuario costituisce una variante di una creazione del IV sec. a. C.; il busto di Afrodite pudìca (I sec. d. C.), assemblato con numerosi frammenti di una statua della dea; la statua di Pugile (I sec. d. C.), copia romana da un originale greco della I metà del IV secolo; la statua di Meleagro (fine I-inizio II sec. d. C.), replica del tipo statuario tratto da una creazione di Skopas o di un suo seguace della fine del IV secolo a. C.; il torso di Discoforo (fine I secolo a. C.-inizio I secolo d. C), opera romana da un originale di Policleto della I metà del V sec. a. C.
L’acquisizione di queste importanti opere al patrimonio artistico della Banca deve essere fatta risalire, con ogni probabilità per l’intero gruppo, al collezionismo di Arturo Osio, fondatore e direttore generale della Banca dal 1925 al 1942. L’interesse di Osio per l’arte contemporanea ma anche per l’antico, in accordo con il gusto del periodo, conduce negli anni Quaranta del XX secolo alla selezione di un gruppo di opere di antichità da esporre nelle sedi di prestigio.
In occasione della attuale collocazione le cinque sculture sono state sottoposte a indagini petrografiche per l’identificazione dei materiali costitutivi, e a un accurato intervento conservativo e di restauro che ha previsto, oltre alla revisione strutturale della base della Lucilla, la pulitura delle superfici e la revisione delle stuccature, riportando alla luce la cromia originaria del materiale e, nel caso del Meleagro, la presenza di pigmenti rossi nella clamide.
La raccolta di statue antiche di BNL prende così posto in Palazzo Altemps, il palazzo destinato proprio alle collezioni, accanto alle storiche raccolte qui conservate ed esposte, mantenendo il suo carattere unitario in una sezione appositamente dedicata che ne esalta la bellezza delle figure e dei marmi valorizzandone l’unicità.
In questo contesto si inserisce la ricerca fotografica di Luigi Spina che per BNL ha realizzato il progetto “L’imperfezione della Bellezza”. Nel linguaggio universale delle immagini il dialogo tra l’antico e la fotografia del XXI secolo fluisce incessantemente, rendendo evidente ai nostri occhi i segni e la storia di coloro che hanno conservato e tramandato la bellezza.