La domotica rientra nel Bonus 110%, vale a dire nelle maxi detrazioni previste dal Decreto Rilancio. Dunque, amanti della tecnologia e del comfort, con il Superbonus 110% oggi è possibile effettuare i lavori di domotica e building automation tanto desiderati e usufruire delle agevolazioni fiscali previste. Infatti, grazie alla domotica e alle ultime tecnologie è possibile migliorare le prestazioni e le funzioni degli impianti presenti negli immobili, potenziando così l'efficienza energetica e integrando ulteriori servizi come il comfort e la sicurezza dell’immobile. Grazie agli impianti domotici, dei veri e propri gioielli tecnologici, è possibile gestire tutta una serie di sistemi domestici, e migliorare l’efficienza energetica della propria casa, in quanto il massimo controllo sui consumi consente di ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale.
In una casa intelligente ed ecologica si possono ad esempio gestire, tra le altre cose:
Gli interventi di domotica per la casa sono coperti dal Superbonus 110% in qualità di interventi trainati. Questo significa che devono essere eseguiti unitamente agli interventi trainanti o principali, come la realizzazione del cosiddetto cappotto termico o la sostituzione degli impianti di riscaldamento. Dunque, come riportato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile): “È agevolabile l’installazione e messa in opera di sistemi di Building Automation, che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.”
Perciò, i dispositivi domotici devono:
In ultimo, è bene ricordare che le spese ammissibili non comprendono l’acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con i sistemi domotici, come ad esempio, smartphone, tablet o pc.
Quanto è possibile detrarre con l’ecobonus 110% per le spese in impianti di building automation e domotica? Per tutti gli interventi con data di inizio lavori antecedente al 6 ottobre 2020 non sono previsti limiti, mentre per tutti gli interventi iniziati oltre quella data (in cui è entrato in vigore il decreto attuativo Requisiti ecobonus) il tetto massimo di detrazione è fissato a 15.000 euro per unità immobiliare.
Naturalmente, sebbene il Governo sostenga gli investimenti con diverse agevolazioni per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico, non tutte le famiglie dispongono delle risorse necessarie per pagare i lavori nell’immediato. Così, le Banche offrono prestiti per ristrutturazioni e per tutti gli interventi mirati a ridurre l’impatto ecologico della casa, degli appositi prestiti green, o prestiti verdi. Si tratta di prestiti generalmente a tasso fisso agevolato, con cui le banche cercano di andare incontro al bisogno immediato di liquidità del richiedente per esempio annullando le spese di istruttoria e dando comunque accesso a tutte le agevolazioni fiscali previste dalla legge per gli interventi di efficientamento energetico.