Ristrutturare casa significa considerare tanti aspetti: i materiali da adottare, l’isolamento termico, il costo dei lavori, eventuali pratiche da sbrigare e tanto altro ancora.
Naturalmente l’impegno sarà maggiore tanto più grande sarà la superficie oggetto dell’intervento: ristrutturare un appartamento da zero, con un progetto che preveda la sostituzione dei vecchi impianti, la posa di nuove porte e finestre, la scelta dei rivestimenti, è ben diverso da una ristrutturazione che riguarda una stanza, che sia il bagno o la cucina, o che si tratti di ricavare una stanza in più. Allo stesso modo i costi di ristrutturazione possono essere esigui, in caso di piccoli interventi o di opere fai da te, per cui va considerato solo il costo dei materiali, o possono raggiungere cifre importanti, nel caso in cui è possibile fare ricorso a un prestito per ristrutturazione.
Spesso a determinare la scelta di un intervento parziale o completo, sono i costi di ristrutturazione. Tuttavia, in alcuni casi, si sopravvalutano, e dunque escludono, costi che invece potrebbero essere tranquillamente sostenuti. Ecco quali sono tutte le spese di ristrutturazione che potrebbero riguardare una casa o un comune appartamento. Si tratta di stime di costo approssimative, che potrebbero aver subito lievi aumenti a causa del recente rincaro dei prezzi delle materie prime.
Non sempre è necessario effettuare comunicazioni al Comune o richiedere autorizzazioni per i lavori di manutenzione ordinaria, ovvero che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessari ad integrare/mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. È invece necessario richiedere la Cila, ovvero la Comunicazione di inizio lavori asseverata, disciplinata dall’art. 6 bis del Testo Unico, per poter avviare alcune tipologie di opere di maggior impatto. Di seguito riportiamo l’elenco dei lavori di manutenzione straordinaria per i quali occorre richiedere la Cila:
Generalmente per la compilazione delle dichiarazioni e asseverazioni di competenza tecnica e per la realizzazione del progetto è necessario rivolgersi a un tecnico o un professionista.
Nuova scadenza prevista per il bonus ristrutturazioni. Infatti, anche per il 2022, e fino al 31 dicembre 2024, sono previste agevolazioni fiscali per le spese di ristrutturazione. La detrazione è confermata al 50% della spesa e il limite massimo è pari a 96.000 euro. E oggi, in alternativa all’accredito diretto su 10 anni della detrazione spettante, è possibile optare per:
Per poter detrarre le spese di ristrutturazione occorre disporre dei seguenti documenti:
Infine, la detrazione del 50% in caso di lavori su un fabbricato abitativo in comproprietà dev’essere suddivisa tra i comproprietari in proporzione delle quote di proprietà, nell’ipotesi in cui le fatture siano cointestate senza diversa ripartizione.
Numerose le spese di ristrutturazione detraibili, prevalentemente per interventi di manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda invece gli interventi di manutenzione ordinaria, questi sono ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni e la detrazione in questo caso spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale. Il bonus 50 per la ristrutturazione nel 2022 riguarda le seguenti tipologie di interventi su unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali:
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche:
Inoltre, è bene ricordare che i lavori edili per i quali si gode del relativo bonus ristrutturazione danno diritto ad usufruire anche del bonus mobili e grandi elettrodomestici, che prevede una detrazione fiscale del 50% riconosciuta per le spese sostenute a fronte dell’acquisto di beni destinati ad arredare l’immobile oggetto dei lavori.