Quanto costa ristrutturare casa: costi e consigli

Ristrutturare casa significa considerare tanti aspetti: i materiali da adottare, l’isolamento termico, il costo dei lavori, eventuali pratiche da sbrigare e tanto altro ancora.

Naturalmente l’impegno sarà maggiore tanto più grande sarà la superficie oggetto dell’intervento: ristrutturare un appartamento da zero, con un progetto che preveda la sostituzione dei vecchi impianti, la posa di nuove porte e finestre, la scelta dei rivestimenti, è ben diverso da una ristrutturazione che riguarda una stanza, che sia il bagno o la cucina, o che si tratti di ricavare una stanza in più. Allo stesso modo i costi di ristrutturazione possono essere esigui, in caso di piccoli interventi o di opere fai da te, per cui va considerato solo il costo dei materiali, o possono raggiungere cifre importanti, nel caso in cui è possibile fare ricorso a un prestito per ristrutturazione.

Tutti i costi di una ristrutturazione completa

Spesso a determinare la scelta di un intervento parziale o completo, sono i costi di ristrutturazione. Tuttavia, in alcuni casi, si sopravvalutano, e dunque escludono, costi che invece potrebbero essere tranquillamente sostenuti. Ecco quali sono tutte le spese di ristrutturazione che potrebbero riguardare una casa o un comune appartamento. Si tratta di stime di costo approssimative, che potrebbero aver subito lievi aumenti a causa del recente rincaro dei prezzi delle materie prime.

  • Demolizione di un muro non portante: 500-2000 €
  • Costruzione di un muro divisorio interno: 40-50 €/m2
  • Ristrutturazione del bagno: circa 1000 €/m2 (piastrelle, pavimenti e sanitari)
  • Impianto idraulico intera abitazione 2000-4000 €
  • Impianto elettrico: 50 € a punto luce e 12 €/m2 per la chiusura delle tracce
  • Ricostruzione del tetto (dalla sola sostituzione delle tegole al rifacimento totale comprensivo di isolamento): 100-300 €/m2
  • Demolizione e posa di pavimenti: da 20-30 €/m2 (in base al pregio del materiale scelto)
  • Costruzione di pareti in cartongesso: circa 30 €/m2
  • Tinteggiatura pareti: 7-25 €/m2
  • Costo infissi: 300-700 €/m2(in base al materiale: PVC, legno o alluminio)
  • Realizzazione vespaio: 50-60 €/m2
  • Cappotto termico esterno: 30-100 €/m2 (a seconda del tipo di materiale scelto: polistirene, poliuretano, lana di roccia…)
  • Cappotto termico interno: dai 70 €/m2 in su (a seconda del tipo di materiale scelto)

Autorizzazioni edilizie per ristrutturazione

Non sempre è necessario effettuare comunicazioni al Comune o richiedere autorizzazioni per i lavori di manutenzione ordinaria, ovvero che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessari ad integrare/mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. È invece necessario richiedere la Cila, ovvero la Comunicazione di inizio lavori asseverata, disciplinata dall’art. 6 bis del Testo Unico, per poter avviare alcune tipologie di opere di maggior impatto. Di seguito riportiamo l’elenco dei lavori di manutenzione straordinaria per i quali occorre richiedere la Cila:

  • interventi di ristrutturazione che modificano gli spazi interni ed esterni della casa
  • frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari
  • rifacimento degli impianti elettrico, idrico, di riscaldamento.

Generalmente per la compilazione delle dichiarazioni e asseverazioni di competenza tecnica e per la realizzazione del progetto è necessario rivolgersi a un tecnico o un professionista.

 

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Bonus ristrutturazione 2022

Nuova scadenza prevista per il bonus ristrutturazioni. Infatti, anche per il 2022, e fino al 31 dicembre 2024, sono previste agevolazioni fiscali per le spese di ristrutturazione. La detrazione è confermata al 50% della spesa e il limite massimo è pari a 96.000 euro. E oggi, in alternativa all’accredito diretto su 10 anni della detrazione spettante, è possibile optare per:

  • sconto sul corrispettivo dovuto
  • cessione del credito.

Come funziona il bonus ristrutturazione

Per poter detrarre le spese di ristrutturazione occorre disporre dei seguenti documenti:

  • Fatture e ricevute fiscali che attestino le spese sostenute
  • Ricevute dei bonifici di pagamento
  • Eventuale Cila.

Infine, la detrazione del 50% in caso di lavori su un fabbricato abitativo in comproprietà dev’essere suddivisa tra i comproprietari in proporzione delle quote di proprietà, nell’ipotesi in cui le fatture siano cointestate senza diversa ripartizione.

Cosa rientra nel bonus ristrutturazione

Numerose le spese di ristrutturazione detraibili, prevalentemente per interventi di manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda invece gli interventi di manutenzione ordinaria, questi sono ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni e la detrazione in questo caso spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale. Il bonus 50 per la ristrutturazione nel 2022 riguarda le seguenti tipologie di interventi su unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali:

  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze
  • ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
  • costruzione di box o posti auto, anche a proprietà comune
  • eliminazione delle barriere architettoniche, ovvero realizzazione di ascensori e montacarichi, o interventi mirati ad agevolare la mobilità di persone portatrici di handicap gravi
  • bonifica dall’amianto e opere volte ad evitare gli infortuni domestici (es. sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante).
  • opere mirate a migliorare la sicurezza dell’abitazione
  • interventi di cablatura degli edifici, per il contenimento dell’inquinamento acustico, per il risparmio energetico, ecc.
  • interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.

Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche:

  • i costi per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, incluse perizie e sopralluoghi
  • le spese per la messa di impianti elettrici o a metano
  • le spese per l’acquisto dei materiali
  • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori
  • gli oneri di urbanizzazione.

Inoltre, è bene ricordare che i lavori edili per i quali si gode del relativo bonus ristrutturazione danno diritto ad usufruire anche del bonus mobili e grandi elettrodomestici, che prevede una detrazione fiscale del 50% riconosciuta per le spese sostenute a fronte dell’acquisto di beni destinati ad arredare l’immobile oggetto dei lavori.

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Note legali

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Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento alla documentazione precontrattuale, alle Informazioni generali sul credioto immobiliare offerto ai consumatori e ai fogli informativi disponibili su bnl.it.